Kung Fu - Shaolin Chuan

Shaolin Chuan significa "pugilato della giovane foresta" ed è un termine che viene utilizzato per indicare uno o tutti gli stili esterni del Kung Fu.

Dallo Shaolin classico della Cina del Nord, stile praticato dalla nostra scuola, derivano non solo tutti gli altri stili di Kung Fu ma anche, direttamente o indirettamente, quasi tutte le altre Arti Marziali asiatiche.

Il principio fondamentale dello Shaolin è quello di riuscire a passare il più rapidamente possibile da una tecnica eseguita con la massima potenza ad un'altra egualmente potente. Si deve costantemente poter passare dall’attacco alla difesa.

Per eseguire questo principio è necessario che fra una tecnica e la successiva si passi in uno stadio di morbidezza o cedevolezza che sta ad indicare un particolare atteggiamento fisico e mentale in cui i muscoli sono rilassati, ma reattivi, i riflessi sono pronti e la mente è sgombra e pronta a reagire nel modo più adeguato alla situazione. Il risultato è uno stile estremamente dirompente ma anche molto fluido, cioè rapido e continuo, in cui le tecniche non vengono interrotte, ma si susseguono in maniera spontanea, come se ogni tecnica si risolvesse necessariamente nella successiva.

I corsi dell’A.I.K. propongono un apprendimento graduale: dalle tecniche fondamentali a quelle più complesse e raffinate, in modo da permettere a ciascun praticante di raggiungere il massimo livello. Vengono insegnate precise ed efficaci tecniche di combattimento e autodifesa, che, con la pratica costante, consentono di raggiungere ottimi livelli di preparazione atletica, di migliorare le doti di pazienza, concentrazione, adattabilità e flessibilità, utili non solo per la pratica del Kung Fu ma anche per la vita quotidiana.

Storia dello Shaolin Chuan

La leggenda vuole che, verso il 520 d.C, Bodhidharma si fermò al tempio Shaolin, fondato nel 400 d.C. sul monte Sung Shan, nell'attuale provincia di Henan, vi introdusse le basi della sua religione e lì elaborò i fondamenti dell’arte marziale. Il maggior sviluppo del tempio si ebbe sotto la dinastia Sung (960-1260 d.C.). In questo periodo, i monaci aiutarono gli imperatori a combattere i nemici, insegnando ad essi le loro arti marziali, religiose e politiche o prestando la loro opera direttamente.

Con la dinastia Ming (1368-1644 d.C.) i monaci riordinarono le tecniche del metodo da combattimento Shaolin. Lo stile si arricchì molto grazie all'apporto di grandi maestri che oltre a fondare nuovi stili, contribuirono a tramandare uno Shaolin arricchito di perfezionamenti tecnici.

Durante la dinastia Ching (1644-1912 d.C.), il tempio Shaolin fu incendiato, ma alcuni monaci riuscirono a sfuggire e continuarono nell'anonimato l'opera di diffusione della loro arte marziale in tutto il territorio cinese, dando origine a varie scuole di Shaolin.

Lo Shaolin Chuan che ci è pervenuto è sicuramente molto diverso da quello originario, poiché modificato dalle diverse personalità dei maestri che lo hanno tramandato.

Attraverso diverse generazioni di maestri formatisi nelle scuole dello Shaolin del Nord, questa antica arte marziale è tramandata nell’A.I.K. grazie agli insegnamenti di Chang Dsu Yao (1918-1991) e dei suoi allievi.